Il peperoncino è noto fin dai tempi più antichi come insaporitore di pietanze in tutto il mondo, grazie alla presenza della capsaicina, una componente fondamentale della pianta. A prescindere che il suo sapore inconfondibile trovi riscontro nel tuo gusto o meno, è fondamentale riconoscere che le proprietà del peperoncino sono utili e funzionali per il nostro organismo.
La pianta di peperoncino
Le prime attestazioni della coltivazione della pianta del peperoncino risalgono al 5500 a.C. in Messico, mentre per assistere allo sviluppo in Europa è necessario attendere fino al ritorno di Cristoforo Colombo dalle Americhe. L’arbusto è detta anche “Capsico”, poiché all’interno è all’interno della buccia - e non nei semi come si pensa comunemente - che viene ospitata la capsaicina.
Nel caso del peperoncino le condizioni in cui si trova la pianta influenzano in maniera particolare il sapore e la forma dei suoi frutti. Infatti la sua coltivazione ha bisogno di cure e controlli frequenti oltre ad aver bisogno di coltivatori esperti che sappiano capire aspetti quali l’esposizione al sole e altri fattori fondamentali; la crescita dell’arbusto è inoltre subordinata al tipo di terreno, alla concimazione, alla luminosità e infine alla temperatura. Quest’ultimo aspetto risulta particolarmente cruciale dal momento che, per ottenere uno sviluppo rigoglioso non deve scendere sotto i 4°C, mentre per la per la germinazione è più opportuno un ambiente mitigato (tra i 20°C e i 30°C). Anche se sembra impossibile, la temperatura è anche responsabile in maniera consistente dello sviluppo dei frutti che possono assumere forme diverse a seconda del clima nel quale si trovano: in climi più freddi infatti assumono forme più allungate e a punta, mentre con quelli più miti risultano più arrotondate.
Un secondo aspetto da considerare è l’irrigazione: in assenza di acqua i fiori della pianta e le bacche cadono e, proprio per questo, si dice che il peperoncino sia una pianta molto sensibile alla mancanza di acqua; si consiglia quindi di annaffiarla ogni tre o quattro giorni. In particolare è opportuno tenere presente che dall’umidità del terreno dipende strettamente la piccantezza del frutto: minore è la quantità di acqua donata alla pianta, più intenso sarà il sapore ottenuto a causa della elevata concentrazione di capsaicina.
Proprietà e benefici del peperoncino
I benefici del peperoncino sono numerosi e non sono da trascurare. I principali e più utili per l’organismo umano sono:
- La capsaicina, contenuta nella pianta di peperoncino, è in grado di stimolare e aumentare il flusso sanguigno. È utile anche per favorire i fluidi digestivi nello stomaco e per combattere in maniera efficace i disturbi intestinali causati da infezioni batteriche che ne alterano il regolare funzionamento. Tuttavia è opportuno non abusare di questa sostanza dal momento che, se assunta in grandi quantità, diventa irritante e può provocare una fastidiosa sensazione di bruciore allo stomaco;
- Il frutto contiene diversi gruppi vitaminici (E, K, B, A), il più importante dei quali è la vitamina C. Infatti, in 100 gr di peperoncino sono racchiusi ben 229 milligrammi, molti di più rispetto all’arancia. I vantaggi di questo principio attivo si concretizzano, oltre che nel forte potere antiossidante, anche nella prevenzione delle infezioni e nella riduzione del livello di colesterolo nel sangue evitando l’insorgere dell’arteriosclerosi;
- Il peperoncino è composto di acqua e vitamine ma anche di sali minerali: tra questi ultimi troviamo in abbondanza il potassio e il fosforo, la cui carenza può provocare stress, disturbi cardiaci, nervosismo e disturbi neurologici;
- La pianta di peperoncino è anche un forte antistaminico che è in grado di attivare il metabolismo e favorire la peristalsi intestinale; se utilizzato sotto forma di crema può alleviare i dolori di tipo muscolare o osseo e per questo è molto amato dagli sportivi.
Ricette con il peperoncino
Per fare un ottimo uso del peperoncino è opportuno aggiungerlo ai piatti quando la cottura della pietanza è ultimata affinché non si incorra nel pericolo di coprire i sapori degli altri ingredienti.
Data la versatilità di questo frutto, le ricette possono essere di qualunque tipo, dagli antipasti, primi, secondi e magari anche - con un po’ di fantasia - ai dolci.
Qui suggeriamo alcuni piatti che non deludono mai:
- Pici con aglio, olio e peperoncino: un primo piatto molto semplice e veloce da preparare, ma con un gusto intenso;
- Crocchette al peperoncino sullo stecco: un antipasto alternativo alle solite crocchette di patate;
- Pollo alla diavola: un secondo piatto che, come si comprende dal suo nome, è molto saporito;
- Tartufi al peperoncino, cannella e pepe garofanato: un dolce particolare e gustoso con cui concludere il pasto.
Oltre alle ricette suggerite, bisogna anche ricordare che il peperoncino è un ottimo abbinamento ai piatti di pesce: aggiungi questo ingrediente alla pasta con i gamberetti o agli spaghetti con le vongole. Inoltre, il peperoncino può trasformarsi in un contorno sfizioso: sarà sufficiente cuocerlo in padella aggiungendo, alla fine della cottura, un pizzico di sale. Infine, se hai una grande quantità di peperoncini a disposizione, consigliamo di provare a fare la marmellata di peperoncini: una prelibatezza da gustare sul pane.
Alla luce delle indiscusse proprietà del peperoncino e della sua versatilità in cucina, non potrai rinunciare ad aggiungerlo nei tuoi piatti. Gli ingredienti sono facilmente reperibili nei supermercati e nei negozi online dove potrai scegliere in mezzo ad un vasto assortimento di prodotti e tipologie di peperoncino.
Per fare un ottimo uso del peperoncino è opportuno aggiungerlo ai piatti quando la cottura della pietanza è ultimata affinché non si incorra nel pericolo di coprire i sapori degli altri ingredienti.