Il Wok
La sua forma a cono ci è diventata familiare a causa
della sempre maggiore diffusione in Italia della cucina orientale. Ma non tutti ne conoscono il corretto utilizzo. Innanzitutto, di wok non ce n’è uno solo: si trovano in commercio in ferro, in ghisa o in acciaio con rivestimento in Teflon. Può essere utilizzato per qualsiasi tipo di cottura, così come avviene nella cultura cinese, che prevede anche la presenza di diverse pietanze a cuocere nella stessa pentola. Data la forma particolare, con pareti più alte rispetto ai classici tegami e una profondità generosa, il wok mantiene la cottura sempre alla temperatura desiderata, in modo uniforme e a lungo nel tempo. Si può sfruttare per tutte le operazioni di frittura, quindi per rosolare condimenti, addensare le salse, saltare verdure e carne, preparare il riso e molto altro ancora. Possibilità interessante è quella della cottura al vapore, tramite un’apposita griglia che viene appesa alle estremità superiori della padella. Lo stesso strumento, inoltre, si può usare in fase di frittura: mentre gli alimenti sottostanti vengono cotti immersi nell’olio,
quelli già pronti possono essere posizionati sulla griglia per essere sgocciolati,
per mantenerli caldi e recuperare l’olio in eccesso.