Vermentino di Sardegna
Nome e Cognome
Vermentino di Sardegna.
Soprannome Vermentino.
Residenza (Zona di produzione)
Il Vermentino di Sardegna è un vino Doc (denominazione di origine controllata), la cui produzione è consentita in tutta la Sardegna, quindi nelle province di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari.
Età È un vino che va bevuto giovane. Esistono anche le versioni frizzante e spumante.
Segni particolari Il Vermentino sardo non va confuso con quello ligure, anche se ne condivide le origini. Il vitigno che dà nome ai due vini, infatti, è spagnolo, ma non si può affermare con certezza come sia arrivato in Italia: forse attraverso la Francia meridionale, dove il vitigno era conosciuto con il nome "Malvoisie gros grain". Molto probabilmente, fu la Liguria la prima tappa italiana e, di rimbalzo, il vino giunse poi in Sardegna. Si tratta, però, di ipotesi e, infatti, non manca chi sostiene che il vitigno approdò in Sardegna direttamente dalla Spagna. La produzione isolana conta attualmente due Vermentini: il Vermentino di Sardegna Doc e il Vermentino di Gallura Docg.
Note degustative Il colore di questo vino va dal bianco carta al giallo paglierino tenue, con riflessi verdolini e brillanti. Presenta un profumo delicato di mela asprigna, molto gradevole.
Esperienza di gusto Al palato è fresco e garbato, di buona acidità, con una nota persistente e caratteristica di mandorla amara.
Abbinamenti con il cibo
Ottimo come aperitivo, con antipasti di pesce non salsati, ostriche e conchiglie, pesce alla griglia, primi piatti regionali.
Temperatura di servizio
8-10°C
il bicchiere giusto
Calice da Riesling
I consigli di CosìComodo
COME SI BEVE D’ESTATE Bianchi, rosati e bollicine sono i vini "must" dell’estate, ma anche il rosso sta prendendo piede, a condizione che sia giovane, fresco e autoctono. Il borsino estivo del vino conferma che ormai la bottiglia si stappa fuori pasto, per l’aperitivo, e ciò che conta è che sia da vitigno autoctono, di prezzo equilibrato e dal carattere "facile". E se siete amanti del Chianti o del Nero d’Avola, niente paura. Basta scegliere quello giusto: serviti a temperatura di cantina, o facendo fare loro una breve sosta in frigorifero (vietato il secchiello con il ghiaccio!) ci sono molti rossi meno strutturati che, debitamente rinfrescati, potranno deliziare i vostri aperitivi e le vostre cene di luglio e agosto.