Sono numerosi gli agenti esterni che mettono a dura prova la salute e la bellezza della pelle, soprattutto d'inverno. Con il freddo, infatti, i grassi che naturalmente la proteggono si addensano, divenendo semisolidi, come una cera: la pelle perde la sua elasticità e basta un sorriso o una smorfia per farla screpolare. Il vento, poi, svolge un'azione disidratante, mentre il rossore che compare su naso, guance e zigomi è il frutto dei numerosi sbalzi di temperatura cui la pelle è sottoposta nel passaggio dal calore degli ambienti surriscaldati in cui viviamo, al freddo esterno, magari molto intenso. Il tutto ovviamente peggiora in presenza di smog, che si deposita sulla pelle occludendone i pori e impedendole di respirare. Guai a trascurarla: cure e attenzioni quotidiane possono aiutarla a potenziare i suoi meccanismi naturali di autoprotezione.
Coccole quotidiane
Otto ore di sonno, cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, acqua bevuta a volontà e una buona crema idratante da applicare mattina e sera: sono queste le regole di base per garantire alla pelle la sua vitalità, in qualsiasi stagione. D'inverno, però, occorre fare qualcosa di più.
• Prima di uscire, stendere sul viso, la parte più esposta agli agenti atmosferici, una crema "effetto barriera", contenente ceramidi, calcio e sostanze protettive per i vasi capillari, come il mirtillo e l'hamamelis.
• Proteggere sempre le labbra, la cui pelle è sottilissima e povera di ghiandole sebacee, con uno stick ricco di sostanze idratanti e nutrienti.
• Non utilizzare saponi aggressivi per detergere viso e collo, ma prodotti in latte o in crema, capaci di rimuovere anche lo smog e le polveri che l'umidità trattiene nell'aria e che si depositano poi sulla pelle.
• Completare la pulizia con un tonico che rafforzi i vasi capillari, per esempio a base di rosmarino o rosa musqueta.
• Sfruttare il valido aiuto che alla pelle può venire dal trucco. Il fondotinta, proposto oggi dalle case cosmetiche in formulazioni leggerissime e superidratanti, isola e difende la pelle dalle aggressioni esterne, oltre a garantire quell'incarnato uniforme messo a dura prova da arrossamenti e capillari sfrangiati che spiccano sul pallore dell'epidermide.
• Stesso discorso per quanto riguarda il rossetto: dà colore e, se di qualità, può sostituire gli stick protettivi, grazie alle nuove formulazioni ricchissime di ceramidi, vitamine e agenti idratanti.
Ad alta quota
Una settimana in vacanza in montagna a godersi la neve, ma anche un semplice weekend lontano dalla città, a contatto con la natura, i boschi, il sole: la migliore strategia per recuperare il buon umore. «È sufficiente una breve esposizione ai raggi solari», conferma Pierluca Bencini, dermatologo di Milano, «per favorire la produzione da parte della pelle di sostanze simili alle endorfine che entrano in circolo e sono, per così dire, dei tranquillanti naturali capaci di migliorare il tono dell’umore e aumentare la sensazione di benessere». Senza contare che un sano colorito sta bene proprio a tutti. A condizione, però, di non commettere errori e proteggersi durante l’esposizione al sole che, alle alte quote e in presenza del riverbero della neve, può essere nocivo per la pelle.
La protezione comincia con uno dei primi gesti del mattino: applicare un prodotto idratante che rinforzi le difese naturali della pelle e ne potenzi il film idrolipidico deputato alla conservazione della sua integrità. «Quando si sa di trascorrere gran parte della giornata all’aria aperta - continua Bencini - è importante scegliere un prodotto arricchito con filtri solari UVA e UVB. Oggi si trovano in commercio moltissime creme idratanti con schermo solare: l’ideale è un filtro con indice di protezione alto, ovvero 30+». Il solare si applica prima di uscire all’aria aperta. Sulla pelle pulita, si stende uno strato uniforme di prodotto, facendo bene attenzione a non trascurare le zone non coperte dall’abbigliamento, come le orecchie (anche dietro). «Inoltre, - consiglia Bencini – è bene utilizzare un prodotto con una protezione ancora più alta (50+) per le zone a rischio scottatura (come zigomi, naso e contorno occhi). Senza temere che il risultato sia un’abbronzatura a macchie: basta sfumare la crema con i polpastrelli delle dita e la tintarella sarà uniforme».
credits: Simona Acquistapace